La maglia radio è l’insieme di due o più stazioni presenti nel teatro operativo che, secondo una determinata gerarchia, comunicano tra loro. Ogni stazione ha un identificativo unico detto callsign ed è composta da operatore (il radiofonista) e apparato (la radio).
In questo esempio di maglia radio abbiamo due plotoni, “Gladio” e “Lancia”, che insieme ad un elicottero adibito a Medevac “Pegaso”, sono gestiti dal TOC (Tactical Operation Center) denominato “Arcadia”.
Le stazioni più in alto sono gerarchicamente più elevate rispetto a quelle inferiori, mentre per quanto riguarda quelle a pari livello, la gerarchia procede, salvo diversamente specificato, da sinistra a destra. In questo esempio, se il TOC “Arcadia” dovesse cadere, il comando dell’operazione passerebbe in mano al plotone “Gladio”.
Le maglie radio, come quella nell’esempio, possono essere divise su più livelli. In questo caso specifico, il primo livello è quello tra “Arcadia” e i suoi tre sottoposti.
Il secondo livello è quello che si dirama al di sotto di ogni plotone. In questi casi, solitamente, il nucleo comando prende il nome del plotone stesso, mentre alle squadre viene assegnato un numerico crescente che le identifica e ne descrive l’ordine gerarchico.
La stazione gerarchicamente più alta di ciascuno di questi livelli è detta capomaglia e detiene la responsabilità sul corretto funzionamento del livello della maglia.
In base alla complessità della maglia e al quantitativo di forze sul campo, i livelli della maglia radio possono crescere di numero indefinitamente sia verso il basso che verso l’alto, ad esempio partendo dalla frequenza assegnata ai singoli operatori, arrivando a quelle dell’intera compagnia.
In base al teatro operativo, alle distanze, al volume delle comunicazioni e ad altre variabili, ciascuna di queste connessioni tra stazioni può avvenire con diverse tipologie di radio, solitamente vengono utilizzate bande VHF nelle comunicazioni di plotone, di compagnia e a salire, mentre UHF solo per le comunicazioni interne alla squadra tra i singoli operatori. Più nel dettaglio, l’assegnazione delle frequenze potrebbe risultare simile a quella nell’esempio.
Tutto il primo livello sarà in comunicazione con “Arcadia” tramite la frequenza VHF 30.00MHz, le squadre del plotone “Gladio” saranno reciprocamente in contatto sulla frequenza VHF 31.00MHz e quelle del plotone “Lancia” sulla frequenza 32.00MHz. A ciascuna delle squadre è stata dedicata inoltre una frequenza UHF sulla quale comunicare con gli altri operatori della propria squadra. Agli assetti come elicotteri o aerei viene solitamente assegnata una frequenza VHF con la quale i singoli operatori (solitamente JTAC o Radiofonisti) possono mettersi in contatto per il coordinamento dell’assetto.
Vediamo ora nel dettaglio chi effettivamente si occuperà di mantenere le comunicazioni tra tutte queste stazioni.
Osservando nel dettaglio la situazione interna del plotone “Gladio” notiamo che sarà il radiofonista, all’interno del nucleo di comando, a tenere i contatti con il livello superiore, in questo caso il TOC “Arcadia”. Il comandante di Plotone si occuperà invece di coordinare direttamente i comandanti delle singole squadre sottoposte. Va sottolineato che tutti questi operatori possiedono più di una radio, e che a prescindere, oltre a quella VHF dedicata alle frequenze qui indicate, ce ne sarà sempre una seconda impostata sulla frequenza UHF della squadra.
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